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Stufe elettriche a basso consumo: come usarle e perché convengono

L’inverno è alle porte, e il pensiero comune è quello delle bollette: il costo del gas sarà alle stelle, e anche l’energia elettrica non scherza affatto. Di certo, però, non possiamo congelarci fino alla prossima primavera, bisognerà trovare una soluzione.

Un ottimo modo per risparmiare è quello di preferire le stufe elettriche a basso consumo a quelle tradizionali e al sistema di riscaldamento casalingo. Ma come scegliere una stufa del genere? Quali sono i criteri da tenere in considerazione?

Indice

  1. Stufe elettriche e stufe a gas

  2. I criteri per la scelta della stufa elettrica a basso consumo

  3. L’uso intelligente delle stufe elettriche a basso consumo

  4. Altri elementi da considerare

Stufe elettriche e stufe a gas

Innanzitutto sfatiamo il mito che vedrebbe le stufe elettriche più dispendiose di quelle a gas. Basti pensare che, portando ad esempio un contratto base per la fornitura di energia elettrica, una stufa elettrica a basso consumo da 2000 watt potrebbe farti spendere meno di due euro al giorno, ipotizzando di accenderla per circa 4 ore alla massima potenza.

Si tratta quindi di una spesa contenuta, ma, dicevamo, come scegliere la stufa?

I criteri per la scelta della stufa elettrica a basso consumo

Le stufe elettriche a basso consumo vanno scelte soprattutto in base alla grandezza dell’ambiente in cui verranno utilizzate.

  • Se desideriamo una stufetta da tenere accanto e che riscaldi un raggio di circa 12 o 13 metri quadrati, possiamo optare per una stufa alogena, al quarzo o al carbonio.
  • Per riscaldare un ambiente di piccole o medie dimensioni, meglio scegliere un termoventilatore: un po’ più costoso delle precedenti nell’acquisto, ha però una maggiore capacità di riscaldare l’ambiente.
  • Per ambienti medio-grandi vanno invece preferiti i termoconvettori o le stufe elettriche a olio.
  • Infine, per chi ha bisogno di riscaldare un ambiente abbastanza ampio, e magari non vuole rinunciare all’estetica, la soluzione migliore è quella del camino elettrico: ne esistono di varie dimensioni e prezzi, ed oltre a riscaldare contribuiscono anche a creare atmosfera.

stufe elettriche a basso consumo

L’uso intelligente delle stufe elettriche a basso consumo

Come dicevamo, il fatto che le stufe elettriche siano eccessivamente dispendiose è una leggenda. È vero, però, che ci sono dei piccoli accorgimenti da seguire, affinché siano ancora più convenienti. Innanzitutto è meglio non lasciare le nostre stufe perennemente accese, e invece utilizzarle solo nelle ore più fredde, come ad esempio di sera, o al mattino molto presto.

Un altro strumento da non dimenticare è il regolatore di potenza. Non serve, o almeno non sempre, utilizzare le nostre stufe elettriche alla massima potenza. Per risparmiare energia elettrica possiamo, quindi, abbassarla, almeno dopo un certo tempo di utilizzo.

Altri elementi da considerare

Utilissimo è poi il timer, che ci permette di programmare l’accensione o lo spegnimento della stufa. Questa funzione può servire a chi dimentica sempre la stufa accesa, o magari vuole che si accenda poco prima del suo arrivo affinché l’ambiente abbia già raggiunto una temperatura confortevole.

L'ultimo trucco è quello del termostato. Questo strumento ci permette di impostare una temperatura minima, raggiunta la quale la stufa percepirà l'ambiente come freddo, accendendosi automaticamente, ma anche di impostarne una massima, raggiunta la quale la stufa percepirà il clima circostante come confortevole, spegnendosi quindi automaticamente.

Non resta quindi che scegliere la stufa elettrica a basso consumo più adatta a noi!

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