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Piatti biodegradabili e bicchieri bio, l’Italia è “green”

Piatti biodegradabili e bicchieri bio, in Italia cresce la spinta verso il "verde": ecco la normativa.

I piatti biodegradabili, esattamente come i bicchieri "bio", sono compostabili e vengono realizzati anche in Italia. Grazie all'ottimo rapporto qualità-prezzo, e per la loro capacità di rispettare i più alti standard di sostenibilità, sono sempre più richiesti.

Il materiale con cui sono prodotti è un esempio di upcycling, pratica che consiste nel trasformare i prodotti di scarto in oggetti utili. Vediamo insieme in cosa consiste la normativa.

Indice

Piatti biodegradabili: il decreto legislativo

Da dove proviene questa nuova spinta verso il "verde"? È presto detto: il 14 gennaio scorso, anche l'Italia ha attuato un decreto (D. Lgs n.196, 8/11/2021) che recepisce la direttiva europea Sup - Single Use Plastic. Quest'ultima mira a ridurre l'utilizzo di plastica monouso non riciclabile. Attualmente, quindi, vige il divieto di utilizzare piatti, cannucce, posate e altri prodotti in plastica anche "oxo-degradabile", con additivi che possono produrre microframmenti di plastica.

Entro il 2023, inoltre, il Ministero della Transizione Ecologica (ora dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica) dovrebbe attuare anche un decreto per i criteri minimi da rispettare nei servizi di ristorazione e per l’organizzazione di eventi.

piatti ecologici biodegradabili

Il parere degli ambientalisti

In una nota, infatti, anche il presidente di Legambiente aveva dichiarato: «Non dimentichiamo che il nostro Paese è da tempo all’avanguardia e leader nella lotta alla plastica monouso e nel contrastare il marine litter con norme nazionali, ad esempio il divieto dei sacchetti di plastica e [...] l’uso di microplastiche nei prodotti cosmetici da risciacquo, riprese poi dalla direttiva europea. Ma nella lotta alla plastica monouso non bisogna abbassare la guardia».

Infatti, proprio per questo anche in Italia stanno fiorendo le richieste di prodotti monouso biodegradabili da parte di ristoratori e attività commerciali. Eppure, per quanto riguarda le materie plastiche, alcune abitudini sono difficili da sradicare. Il nostro Paese, infatti, è il primo produttore di questi oggetti in plastica e, da solo, detiene il 60% del mercato europeo dell’usa-e-getta (280 aziende totali e fatturato annuo pari a 815 mln di euro).

Per questo, occorre lo sforzo congiunto delle Istituzioni e delle organizzazioni preposte alla tutela e alla salvaguardia del patrimonio ambientale per studiare soluzioni sempre più vicine, da un lato, alle esigenze dei consumatori, e dall'altro alle imprese.

La soluzione: piatti biodegradabili e bicchieri in PLA

Al posto dei bicchieri di plastica, che secondo Legambiente costituiscono il 46% dei rifiuti da consumo di cibi da asporto, è possibile utilizzare prodotti realizzati in PLA. Questo materiale alternativo al polietilene (derivato del petrolio) viene ricavato da materie prime vegetali al 100%. Secondo la norma europea EN 13432, che definisce i requisiti degli imballaggi recuperabili, il PLA è biodegradabile e compostabile. Per questo viene utilizzato non solo per la realizzazione dei piatti monouso, ma anche per i sacchetti per lo smaltimento dell'umido.

Piatti bio: in conclusione

Esattamente come le shoppers bio, i piatti biodegradabili e i bicchieri bio sono una soluzione semplice e pratica, che unisce l'amore per l'ambiente alla comodità dell'usa-e-getta. Una volta provata, non si abbandona più: scopri i dettagli nel nostro shop!

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